Alix Official Web site | Go Down Records Official Web site
Alix Ground Cover
Artist: Alix
Location: Bologna, Italy
Line-up: Alice Albertazzi (vocals, cymbals), Pippo De Palma (guitars), Franco Romanelli (bass, slide guitar), Andrea Insuna (drums)
Album: Ground
Label & Pubblication Year: Go Down Records, 2004
Tracklist: Out Of The Sighs / Ground / I'll Be Gone / Fun / Spirit / Like a Flood / Take My Hand / Lonely / Love
Related Articles: None
Ecco ritornare sotto l'egida dell'attiva etichetta italiana Go Down Records (Small Jackets, OJM) i bolognesi Alix guidati dalla singer Alice Albertazzi, i quali con "Ground" giungono al loro quarto lavoro dopo: "Alix" ('97), "Cuore Di Bocca"('99) e "Nessun Brivido" ('01). La band nata nel '95 ha alle spalle esibizioni di prestigio durante l'Arezzo Wave del '95 e l'Heineken Jammin' Festival del '00, inoltre la band tricolore ha effettuato nel solo '03 due tour Europei: il primo con gli scandinavi Pawnshop e Dozer, ed il secondo con i The Hidden Hand, nuova band di Scott "Wino" Weinrich (St.Vitus, The Obsessed, Spirit Caravan, Probot). 10 anni di carriera, incorniciati da "Ground", un lavoro dall'anima stoner, settantiana e psicadelica, spesso carico di rigonfi riffs fuzzati e Sabbathiani, sui quali si stendono le calibrate linee vocali di Alice. L'opener "Out Of The Sighs", vede nei propri 5 minuti l'alternarsi di cavalcate care ai Kyuss, pregevoli inserti solisti ad opera del chitarrista Pippo De Palma, ed attimi nei quali le trame vocali di Alice salgono in cattedra con la loro attraente matrice soul. L'incantesimo continua lungo l'ascolto della successiva title track, con la propria mistura di parti introverse ed esplosioni sonore nelle quali Alice inizia a scalare le ottave con una disarmante cognizione di causa. Dopo l'inquietante e sinistro sermone riposto in "I'll Be Gone" arriva la lisergica "Fun", infracita di ottime melodie ovviemente provenienti dal periodo hippies. L'apertura di "Spirit" gioca su territori più tipicamente rock'n'roll, tuttavia lungo il proprio cammino l'episodio in questione si trasforma in un variopinto universo di tinte ed influenze, fra momenti evocativi, lampi di elettricità e classe cristallina. Il tortuoso sentiero intrapreso con "Like A Flood" parte da un'ipnotico e pulsante groove iniziale per poi abbracciare momenti disciolti nel più profondo dei trip lisergici, con la voce di Alice che ricorda in alcuni passaggi Janis Joplin ed in altri Patty Smith. In "Take My Hands" sono ancora una volta le splendide sortite delle chitarre a cura di Pippo De Palma a guidare le danze, con un gusto pre il quale Toni Iommi nutrirebbe più di un debole. In "Lonely" si possono addirittura apprezzare leggere ma evidenti contaminazioni fra il southern rock ed il blues, mentre nella mia immaginazione si stagliano i Lynyrd Skynyrd intenti nel vivere un'esistenza sotto il costante abuso di allucinogeni e simili. Con la finale "Love" gli Alix tramutano la tipica ballad di chiusura in una lunga digressione eterea ed onirica, con le parti vocali appena abbozzate, un sentimento espresso leggiadramente mediante un intimismo capace di colpire e scaldare il cuore dell'ascoltatore. Sulla biografia in mio possesso la proposta dei nostri viene definita come "Psychedelic Groove Rock", e ad onore del vero non sento per nulla il bisogno di dissociarmi da questa sintetica descrizione, perchè se un'etichetta devo apporre, credo che siano queste tre parole a rappresentare al meglio il microcosmo targato Alix. "Ground", centro pieno per una band che si propone ai massimi vertici della scena Stoner internazionale!

Recensione realizzata da Rossi Bruno
Vote: 8